La mastoplastica additiva a Roma eseguita dal Dott. Andrea Ingratta, è sicuramente l’intervento di chirurgia estetica maggiormente praticato e richiesto, soprattutto in Italia. L'operazione di mastoplastica additiva Roma svolta dal Dott. Andrea ingratta consente di aumentare il volume del proprio seno, offrendo risultati naturali e armonici, mediante l’utilizzo di protesi mammarie in gel di silicone. Se il seno oltre che svuotato si presenta anche sceso sulla parete toracica è possibile associare alla mastoplastica additiva un intervento di sollevamento del seno o mastopessi.

 

CANDIDATO IDEALE PER L'INTERVENTO DI MASTOPLASTICA ADDITIVA ROMA

La mastoplastica additiva è l'intervento indicato in tutti i casi in cui il seno, a causa di una conformazione genetica o anche a seguito di un dimagrimento, risulta piccolo, asimmetrico o cadente. Attraverso questa operazione è infatti possibile ottenere un aspetto più tonico, un volume adatto alle proporzioni del vostro corpo, senza rischio di esiti cicatriziali evidenti.

 

VISITA PREOPERATORIA PER L'INTERVENTO DI MASTOPLASTICA ADDITIVA

La visita pre-operatoria assume particolare importanza nella pianificazione di un intervento chirurgico di mastoplastica additiva. La paziente in questa sede ha modo di esprimere i propri desideri e le proprie aspettative riguardo l’intervento e il chirurgo, dopo una attenta visita, consigliare il tipo di protesi e di tecnica chirurgica più adatta ad ottenere il miglior risultato. La scelta della protesi (rotonda o anatomica) e del tipo di alloggiamento (retro ghiandolare o retro muscolare) scaturisce da una attenta valutazione delle caratteristiche di ciascuna paziente quali la qualità dei tessuti di copertura, l’elasticità della pelle, le proporzioni tra spalle e fianchi e i desideri della stessa. Infatti le case produttrici di protesi offrono un ampia gamma di impianti mammari e permettono di ottenere risultati armonici e naturali e di programmare interventi su misura per ciascuna paziente. In questa sede vengono inoltre prescritti gli esami pre-operatori di routine e a seconda dei casi una ecografia mammaria o una mammografia per escludere patologie a carico delle mammelle.

 

TIPOLOGIE DI PROTESI PER LA MASTOPLASTICA ADDITIVA

Le protesi utilizzate per l'aumento del seno si distinguono principalmente in rotonde e anatomiche. La prima tipologia presenta una forma con altezza e larghezza di ugual misura e non modificano totalmente la forma del seno ma ne determinano un aumento omogeneo. Si tratta di un tipo di impianto solitamente consigliato per ottenere un aumento della rotondità dall’alto verso in basso, nonché trasversale, dei seni. Diversamente invece le protesi anatomiche, anche note come protesi a goccia, hanno altezza e lunghezza differenti e sono indicate per ottenere un naturale profilo del seno offrendo una maggiore pienezza nella sua parte inferiore. Pertanto, soprattutto nei casi di seno cadente e poco pieno, questo tipo di impianto risulta particolarmente adatto. Per quanto concerne inoltre la misura delle protesi, si distinguono impianti variabili da circa 100 cc a oltre 700 cc, ma è sempre consigliato lasciarsi guidare dal chirurgo per evitare di ottenere un seno dall'aspetto plastico e innaturale, sproporzionato al resto del corpo.

 

Protesi e marchi affidabili

Per ottenere risultati naturali ma sopratutto duraturi e senza rischio di rottura negli anni o infezioni, fondamentale è che il chirurgo utilizzi protesi di qualità, che si affidi a marchi riconosciuti e conformi alle leggi. Se stai cercando a chi rivolgersi, per prenotare una visita, per l'intervento di mastoplastica additiva a Roma, il consiglio principale è quello di scegliere un chirurgo con anni di esperienza.

 

LE INCISIONI DELLA MASTOPLASTICA ADDITIVA

Le protesi mammarie possono essere inserite attraverso delle sottili incisioni a livello del:

  1. solco sottomammario: è quella che personalmente preferisco in quanto mantiene e conserva l’integrità della ghiandola mammaria che non viene minimamente danneggiata e consente di accedere agevolmente al piano retro ghiandolare o retro muscolare. La cicatrice residua rimane ben nascosta nella piega naturale del seno.


  2. bordo inferiore dell’areola: anch’essa ampiamente utilizzata, lievemente più invasiva e traumatica per il tessuto ghiandolare ma con il vantaggio di lasciare una cicatrice nascosta nel punto di passaggio tra cute areolare più scura e cute circostante più chiara.


  3. cavo ascellare: è un tipo di incisione che non utilizzo; la cicatrice rimane nascosta all’interno dell’ascella, prevede normalmente il posizionamento della protesi in posizione sottomuscolare, ed espone la paziente ad un rischio leggermente aumentato di ematomi o posizionamento errato delle protesi, in conseguenza della limitata visibilità nell’allestimento della tasca per l’ impianto. Lo sviluppo e l’utilizzo di tecniche endoscopiche ne ha aumentato l’ affidabilità, anche se resta sconsigliato l’ impiego di protesi anatomiche, non posizionabili correttamente con questa tecnica.

 

Va inoltre sottolineato che nel caso in cui si dovesse rendere necessaria una revisione va comunque impiegata una via di accesso differente aggiungendo in tal modo una nuova cicatrice.

 

POSIZIONAMENTO DELL’IMPIANTO

Le protesi mammarie a seconda del singolo caso possono essere collocate:

  1. sotto la ghiandola mammaria (retro ghiandolare): quando i tessuti della paziente sono di uno spessore adeguato a garantire la copertura dell’impianto protesico, pena la maggiore visibilità e palpabilità dell’impianto e un maggior rischio di ptosi secondaria (discesa del seno).


  2. sottomuscolari: quando i tessuti di copertura sono completamente assenti ed è necessario offrire una maggior copertura alle protesi mammarie.


  3. tecnica dual plane: è quella che quando possibile prediligo in quanto consente di conciliare i vantaggi offerti dalla tecnica retro ghiandolare e da quella sottomuscolare, infatti la protesi viene ad essere coperta per i 2/3 superiori dal muscolo grande pettorale e per la restante parte inferiore dal tessuto ghiandolare. Questo permette di ottenere dei risultati naturali e stabili nel tempo. 


La scelta della tecnica e del piano di alloggiamento deve comunque essere conseguenza di una attenta analisi delle caratteristiche di ciascuna paziente in quanto deve essere la tecnica ad adattarsi al singolo caso e non viceversa.

 

INTERVENTO CHIRURGICO DI MASTOPLASTICA ADDITIVA

Questo intervento chirurgico si esegue in anestesia generale o in anestesia locale con sedazione profonda; a seconda dei casi è possibile eseguirlo in day hospital oppure con una notte di ricovero in clinica. Attraverso un'incisione a livello del solco sotto-mamamrio o del bordo inferiore dell’areola si crea quella che viene tecnicamente definita “tasca” che andrà ad accogliere gli impianti mammari. Vengono così inserite le protesi e delicatamente suturata la cute. Se necessario si utilizzano dei tubicini di drenaggio da rimuovere il giorno seguente; viene applicato un bendaggio contenitivo che verrà sostituito da un apposito reggiseno per tutto il post operatorio.

 

POST INTERVENTO DI MASTOPLASTICA ADDITIVA

Accompagnato da dolore ben controllabile con i farmaci antidolorifici prescritti alla dimissione. Le mammelle si stabilizzeranno con il trascorrere dei giorni assumendo una forma più armonica e naturale. Dopo 4-5 giorni è possibile tornare alle proprie attività, dopo una settimana è possibile riprendere il lavoro evitando sforzi con le braccia (soprattutto se la protesi è posizionata sotto muscolare) mentre per l’attività fisica è necessario attendere almeno 3 settimane.

 

VIDEO INTERVENTO MASTOPLASTICA ADDITIVA

 

ALCUNE RISPOSTE ALLE DOMANDE FREQUESTI POSTE DAI PAZIENTI SU QUESTO INTERVENTO

1. CHE TIPO DI MEDICAZIONE E' PREVISTA DOPO LA MASTOPLASTICA ADDITIVA?
Al termine dell'operazione il chirurgo applica una medicazione compressiva. Si tratta di un bendaggio eseguito con apposite fasciature elastiche che consentono di ridurre il gonfiore e la comparsa di edemi e allo stesso tempo, stabilizzare i tessuti in processo di guarigione. Successivamente la medicazione sarà sostituita da un reggiseno sportivo.

 

2. È PREVISTA LA SOSTITUZIONE DELLE PROTESI DOPO ALCUNI ANNI? POSSO RICHIEDERLA?
Gli impianti attualmente in uso presentano non solo un'incidenza di rottura molto bassa ma sono anche garantiti a vita ovvero l'azienda produttrice ne assicura l'integrità strutturale nel tempo e in caso di rottura spontanea, si fa carico della sostituzione delle protesi. Ciò rende dunque non obbligatoria, se non strettamente necessaria, la sostituzione dell'impianto mammario a distanza di anni. È tuttavia importante sottoporsi a controlli nel tempo per una valutazione dello stato dell'impianto mammario. L'eventuale sostituzione protesi, dettata da problemi della sua struttura, da problemi fisiologici incidenti o semplicemente da scelte personali, può essere richiesta ed eseguita previa visita di controllo. È possibile contattare direttamente il mio studio per prendere un appuntamento.

 

3. POSSO SOTTOPORMI AD UNA MASTOPLASTICA ADDITIVA PRIMA DEI 18 ANNI?
Assolutamente no. La legge del 5 giugno 2012 entrata in vigore il 12 luglio e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n.148 del 27 giugno, sancisce l'assoluto divieto di impianto di protesi mammaria a soli fini estetici su pazienti che non hanno ancora raggiunto la maggiore età.

 

4. DOPO QUANTO TEMPO SARANNO VISIBILI I RISULTATI DELL MASTOPLASTICA ADDITIVA?
Per poter valutare i risultati di un intervento di mastoplastica additiva è necessario attendere qualche mese. Nelle prime settimane infatti, il seno apparirà ancora gonfio e con qualche ecchimosi. Ma non c'è da preoccuparsi. Si tratta di una naturale reazione dei tessuti allo stress dell'operazione chirurgica.

 

5.ESEGUE INTERVENTI DI MASTOPLASTICA ADDITIVA A ROMA DUAL PLANE? IN COSA CONSISTE?
Si, eseguo ordinariamente interventi di mastoplastica additiva prediligendo la tecnica dual plane. Per quanto riguarda questa procedura, si tratta di una tecnica chirurgica che offre molti vantaggi. La dual plane è il risultato di una conciliazione della tecnica sottomuscolare e sottoghiandolare. Pertanto la protesi è collocata per i 2/3 nella parte superiore dietro il muscolo grande pettorale e per la restante parte inferiore dietro il tessuto ghiandolare.

 

6. DOVE SI ESEGUONO LE INCISIONI PER INSERIRE LE PROTESI AL SENO?
Per l'inserimento delle protesi, il chirurgo può scegliere tra tre diversi accessi: dal solco sottomammario, dal bordo inferiore dell'areola o dal cavo ascellare. La scelta della tecnica di inserimento è stabilita nel corso della visita pre-operatoria dopo una attenta anamnesi delle condizioni del seno della paziente.

 

7. CI SARANNO CICATRICI VISIBILI DOPO LA MASTOPLASTICA ADDITIVA?
I punti in cui si eseguono le incisioni per poter procedere all'inserimento delle protesi mammarie sono eseguite in punti strategici e pertanto una volta suturate risulteranno poco evidenti. Per favorire un ottimo processo di cicatrizzazione sarà pertanto necessario seguire con cura le indicazioni del chirurgo.

 

8. SONO PREVISTI DRENAGGI DOPO L'INTERVENTO?
La scelta dell'utilizzo di drenaggi dopo la mastoplastica additiva spetta al chirurgo e non è norma utilizzarli necessariamente. Il drenaggio ha comunque la funzione di assicurare uno svuotamento totale del sangue e del siero presente nella tasca protesica.

 

9. I RISULTATI DELLA MASTOPLASTICA ADDITIVA SARANNO DEFINITIVI?
Uno dei grandi vantaggi dell'intervento di mastoplastica additiva è la possibilità di cambiare forma e volume del proprio seno in modo definitivo. Non sarà infatti necessario sottoporsi ad ulteriori procedure chirurgiche dopo la mastoplastica additiva ma solo a controlli nel corso degli anni.

 

10. COSA E' LA CONTRATTURA CAPSULARE?
La contrattura capsulare è una complicanza che può presentarsi talvolta dopo un intervento di mastoplastica additiva. Si tratta di una risposta immunitaria del nostro corpo alla presenza di un corpo estraneo, in questo caso la protesi che viene inglobata in una sorta di sacca. La contrattura capsulare può distinguersi in vari gradi di gravità alcuni dei quali prevedono la deformazione dell'impianto. Oggi grazie a tecniche come la dual plane e all'utilizzo di protesi mammarie con involucro testurizzato e in gel coesivo, la percentuale di contrattura capsulare si è ridotta di circa il 10%.

 

11. DOVE OPERA DOTT. INGRATTA? IN QUALI CITTÀ POSSO SOTTOPORMI AD UNA MASTOPLASTICA ADDITIVA?
Attualmente eseguo interventi di mastoplastica additiva a Roma e a Bologna. Potrà prendere un appuntamento per una prima visita contattando direttamente il mio studio.

 

Per maggiori informazioni sull'intervento di chirurgia plastica estetica di Mastoplastica Additiva Roma c/o lo Studio Medico in Via Angelo Poliziano, 78 - Cap 00184, è possibile contattare il Dott. Ingratta telefonando al numero oppure scrivere direttamente attraverso il sito nell'apposito modulo di contatti.

Per garantire la massima tranquillità e trasparenza a tutti i pazienti che si recano presso i suoi centri il Dott. Ingratta garantisce l'utilizzo di prodotti certificati. Dott. Andrea Ingratta


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